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Pedicure a prova di spiaggia: smalto semipermanente o gel?

L’estate richiede una beauty routine più accurata del resto dell’anno. Soprattutto i piedi, rinchiusi per tutto l’inverno in stringate e stivaletti, meritano qualche coccola in più. I sandali, infatti, li mettono in primo piano e non c’è niente di peggio di un piede abbandonato a se stesso. Al di là dell’aspetto estetico, fare il pedicure significa anche preoccuparsi della salute di pelle e unghie.
Sono entrambe soluzioni foto-indurenti che, aumentando lo spessore dell’unghia, la rendono più resistente. Il semipermenente ha un costo inferiore rispetto al gel. Anche la durata, però, è inferiore e varia dalle 2 alle 3 settimane. Il gel, invece, garantisce lunga tenuta fino ad un mese (in realtà è la personale ricrescita dell’unghia che segnala quando è arrivato il momento di ripetere la colata.
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Il semipermanente ha il vantaggio di essere meno aggressivo anche nel processo di rimozione. Il gel, creando un effetto bombato, richiede una limatura più profonda che, a lungo andare rischia di rovinare l’unghia se il letto non è resistentissimo. Chi ha unghie fragili, infatti, dovrebbe evitare il gel. In realtà questo discorso vale più per le mani che per i piedi: è più improbabile che le unghie dei piedi si sfaldino per fragilità. Lo smalto semipermanente, invece, necessita semplicemente di un’immersione per cinque minuti nel remover, un solvente specifico.